Distribuzione e habitat
La lampuga è una specie migratoria diffusa nelle acque tropicali e subtropicali di Atlantico, Pacifico e Indiano. È presente anche nel Mar Mediterraneo. Appare sulle coste soltanto al tempo della deposizione delle uova (in autunno). Nei mari tropicali, dove le acque sono molto calde, la media delle catture si aggira tra i 5 ed i 25 chili ad esemplare. Nei nostri mari, invece, il peso medio delle catture varia da 3, 4 etti ai cinque chilogrammi.
E’ un pesce che vive raggruppato in branchi e lontano dalla costa.
E’ di carattere molto aggressivo e aggredisce qualsiasi tipo di pesce si trovi a galla o a mezz’acqua: sardine, sgombri, acciughe, ecc. Ama molto l’ombra: se in alto mare, infatti, si incontra un tronco,
o qualcosa che possa crearla, state pur certi che sotto ci saranno le lampughe.
Descrizione
Presenta un corpo lungo, compresso ai fianchi, con profilo frontale arrotondato e sporgente. Il corpo si riduce al peduncolo caudale. La pinna dorsale è lunga, alta all’inizio, diminuisce in altezza verso la fine. Le pettorali sono lunghe e appuntite, così come le ventrali. L’anale è poco sviluppata in altezza, ma copre 1/3 del ventre del pesce. La coda è fortemente forcuta.
La livrea è grigio azzurra, tendente al blu sul dorso e al giallo su fianchi e ventre. Il suo colore varia a seconda della luce: magnifico azzurro o porporino, con riflessi metallici di ogni sorta, o giallo-oro.
Raggiunge una lunghezza massima di circa 2 metri ed un peso di circa 20 chilogrammi. Nei mari italiani il peso medio delle catture varia da 3-4 etti a 8 chilogrammi.
Alimentazione
Si ciba di piccoli pesci, specialmente di quelli che abitano gli strati superiori dell’acqua, e principalmente delle diverse specie di pesci volanti. È nota ai pescatori per la sua voracità. La lampuga presenta un accrescimento molto rapido nel primo anno di età. La maturità sessuale è raggiunta entro il primo anno di vita.
Sono stati segnalati casi di avvelenamento da ciguatera dopo essersi cibati delle carni di questa specie.
Pesca
La sua carne è molto apprezzata e ben pagata: questo pesce è oggetto di pesca commerciale e ambita preda di pesca sportiva.
È uno dei pesci da traina costiera per eccellenza, apprezzato soprattutto a causa della forte reazione che oppone alla cattura, effettuando numerosi salti fuor d’acqua. In Sicilia, specialmente nella zona di Porto Palo di Capo Passero, i pescatori usano piazzare al largo delle coste, gruppi di foglie di palma legate tra loro in modo da creare una zona d’ombra in superficie; una zavorra a fondo fa sì che le suddette foglie non vengano trasportate dalla corrente, le lampughe si radunano sotto la zona d’ombra, dove poi vengono catturate con reti da circuizione.