Il boccalone (conosciuto anche come persico trota o black bass) ha corpo affusolato, compatto, leggermente compresso ai lati e coperto da piccole squame ctenoidi. La bocca è molto grande e posta in posizione terminale. I denti, piccoli e numerosi, sono disposti in più serie su mascelle, vomere e palatini. Sulla linea laterale si contano da 60 a 70 squame.
Sono presenti due pinne dorsali unite da una membrana. La prima dorsale è formata da 9 – 10 raggi spiniformi, la seconda è più alta e arrotondata ed è composta da 12 a 14 raggi molli. La pinna anale ha tre raggi spiniformi e gli altri 10 – 12 molli. La pinna caudale ha forma omocerca, è ampia e robusta, con i due lobi arrotondati. Le pettorali si compongono di 13 – 15 raggi molli. Le pinne ventrali presentano il primo raggio spiniforme e i restanti cinque molli.
La livrea del persico trota varia a seconda dell’ambiente e dello stato fisiologico dell’animale. La tinta di fondo è verde o verde bruno scuro sul dorso, si schiarisce progressivamente sui fianchi fino a raggiungere la parte ventrale che è bianca o bianco sporco tendente al giallo.
Solitamente, in acque italiante, il persico trota supera solo raramente i 60 cm ed il peso di 3 – 4 Kg.
Distribuzione e habitat
Originario dell’America del Nord, dove è denominato Largemouth BlackBass, il boccalone è stato introdotto in Italia alla fine dell’800 dove si è ambientato in molti laghi e fiumi, contribuendo a ristabilire equilibri alterati prede-predatori.
Il nome boccalone è dovuto al suo apparato boccale veramente notevole, capace di attaccare anche prede di dimensioni molto generose.
Riproduzione
Il persico trota raggiunge la maturità sessuale tra i 2 e i 4 anni. Il periodo riproduttivo si estende da marzo a luglio. La frega si svolge in acque basse, non più profonde di 100 – 120 cm, con una temperatura dell’acqua compresa tra i 16 ed i 20 °C. Il numero di uova che ogni femmina può emettere varia, secondo il peso corporeo, da un migliaio fino a più di diecimila.
Le uova sono adesive ed aderiscono al substrato. Il maschio sorveglia le uova fino alla loro schiusa, che si verifica in un periodo di 2 – 5 giorni.
Alimentazione
Gli individui giovani si cibano principalmente d’invertebrati, sia di fondo, sia planctonici, nella dieta sono compresi crostacei anfipodi, cladoceri e copepodi, larve, dafnie. Gli adulti ed i subadulti si comportano da voraci predatori, catturano pesci, anfibi, serpenti acquatici, arvicole, ratti, crostacei ed altri invertebrati.
L’attività alimentare raggiunge l’intensità massima in estate, riducendosi quasi a zero nei mesi invernali. La specie ha una particolare predilezione alimentare per gli anfibi, come rane, salamandre e tritoni. La sua immissione in molti laghetti collinari, negli stagni e nei canali ha contribuito notevolmente allla rarefazione di specie come il tritone crestato, il tritone comune, la salamandra gialla e nera e molte specie di rane.