In questo tipo di pesca non si fà altro che seguire l’esca dall’inizio alla fine con gli occhi utilizzando un paio di occhiali polarizzati, viene attuata soprattutto durante le gare e molto spesso nei primi turni di gara. Man mano poi che le trote diminuiscono si utilizza la vista per individuare le sagome delle trote appena sotto al pelo dell’acqua, per lanciare poi la nostra esca un po’ più in la rispetto a loro, evitando così di spaventarle.
Una volta che l’esca cade in acqua si inizia subito a recuperarla in direzione della trota avvistata, senza preoccuparsi di guardare la cima della canna, ma fissando sempre la nostra esca, che verrà molto probabilmente seguita dalla trota fino al punto di subire un attacco e di essere addentata.
La canna da usare per la pesca a vista è una canna rigida e reattiva. Infatti dato che la ferrata avviene a vista non è necessario una canna particolarmente sensibile ma molto reattiva. La lenza da utilizzare è la confiugrazione classica, un piombo short o slim da 3-4 grammi: short con trote veloci, slim con trote più lente. Il terminale, del diametro 0,18 – 0,20 deve essere corto per permettere di manovrare l’esca e per essere più reattivi con la ferrata;
quindi da 40 a 80 centimetri massimo (più verso i 40 con trote decise, verso gli 80 con trote più sospettose).
In presenza invece di trote sporadiche e piuttosto apatiche la lenza può subire variazioni sia per quanto riguarda la zavorra, sostituendo il piombino con un vetrino, con le sonar o con una catenella di styls, sia per quanto riguarda il terminale che può essere leggermente allungato ma soprattutto assottigliato utilizzando filo dello 0,12.