La livrea della trota marmorata (Salmo trutta macrostigma) è caratterizzata da un’alternanza di macchie chiare e scure, irregolari e spesso fuse tra loro, che formano un disegno intricato chiamato “marmorizzatura”, da cui il nome dell’animale.
La colorazione della livrea, però, è fortemente influenzata sia dall’ambiente in cui vivono gli animali presi in considerazione sia dal periodo dell’anno. Si possono notare, infatti, animali con colorazioni tendenti al bianco mentre altri possono essere più scuri tendenti al marrone.
La dimensione massima di questa specie può arrivare ai 25 kg (il peso dell’esemplare dal peso maggiore mai catturato). Generalmente, le femmine, si spostano nei grandi laghi per la fase trofica dove possono incontrare le condizioni ottimali per una rapida crescita. La misura minima per la pesca nei torrenti è di 35 cm.
Distribuzione e habitat
Questa variante di trota è possibile trovarla in tutti i corsi d’acqua e laghi subalpini italiani e sloveni. Il suo areale è infatti limitato ai corsi d’acqua e ai bacini lacustri di grandi dimensioni che sfociano nel mare Adriatico.
La trota marmorata sfrutta le ore notturne per spostarsi e, di giorno, si apposta tendendo agguati alle prede che vengono trasportate dalla corrente. Per insidiarla la si può cercare in zone che ama come le curve delle rive, dietro i sassi che frangono la corrente o dietro tronchi caduti, nelle buche dove si creano i rigiri, tra le radici sommerse, a valle delle cascate, nelle fossette sul fondale in zone a corrente non elevata.
Alimentazione
Larve e adulti di insetti, come plecotteri ed efemerotteri, vermi. In base alle condizioni ambientali la trota marmorata può tuttavia alimentarsi anche di pesci, come lo scazzone e piccoli esemplari di temolo; in tali casi l’accrescimento è molto rapido e alcuni individui possono raggiungere i 20 kg di peso e oltre.
Riproduzione
Il periodo della frega per questo pesce inizia a novembre e termina verso la metà di dicembre. Le femmine migratrici si riproducono all’età di 4-5 anni ad una lunghezza media di 55-60cm mentre i maschi intorno al terzo anno.
Durante questo periodo i riproduttori effettuano migrazioni a monte alla ricerca di zone con corrente medio – veloce e profondità compresa tra i 20 ed i 40 cm con substrato composto da ghiaia o piccoli sassolini. Individuato il luogo idoneo la femmina inizia la preparazione del nido, scavando con colpi di coda una buca sul fondo del corso d’acqua. Ad avvenuta deposizione e fecondazione la buca viene ricoperta con ciottoli e ghiaia fino a che, gli ovanotti, completano il riassorbimento del sacco vitellino che avviene in circa 15 giorni.
Se condividono le acque, la trota marmorata e la trota fario si incrociano frequentemente, con il risultato di ibridi fecondi con aspetto intermedio.
Esche
Questo pesce viene insidiato con una moltitudine di esche sia naturali che artificiali. Sono sicuramente da preferire esche naturali come camola o varie specie di lombrichi ma danno buone possibilità anche le riproduzioni artificiali in silicone. Le mosche (tricotteri, effimere, ditteri), riproduzioni di insetti allo stadio larvale ed adulti, sono impiegate invece nella tecnica pesca a mosca. Invece minnow e mipps vengono utilizzati nello spinning. I colori e le dimensioni delle varie esche possono variare in base allo spot scelto ed al momento della giornata.
Tecniche di pesca
Le tecniche di pesca da preferire per la Trota Marmorata sono:
- Tremarella
- Saltarello
- Galleggiante
- Pesca a mosca
- Pesca a Spinning