La trota iridea (Oncorhynchus mykiss) ha corpo fusiforme, slanciato, leggermente compresso e di altezza compresa circa 5 volte nella lunghezza totale. La testa è conica e si estende per circa 1/5 della lunghezza totale con muso ottuso. La livrea della trota iridea presenta una puntini neri fino alla coda con riflessi multicolori solitamente verde, viola, azzurro. Dall’opercolo al peduncolo caudale si osserva una fascia più o meno alta, estesa, di tonalità rosata o purpurea, diventando più intensa durante il periodo della frega. Lungo la linea laterale si possono contare tra le 135 e le 150 squame. L’intensità della livrea può cambiare in relazione all’ambiente ed allo stato fisiologico del soggetto. La trota iridea, nel suo ambiente d’origine (America), può arrivare alla lunghezza di 1 metro per 20 kg di peso mentre, in Italia, non sembra superare 50 cm di lunghezza totale.
Distribuzione e Habitat
Originaria del versante pacifico del Nord America è stata introdotta in quasi tutto il mondo. In Italia è stata introdotta in tutta la penisola. In Italia la specie è alloctona.
La trota iridea è un salmonide d’origine nord americana, importato in Italia verso il 1880. Nel nostro continente predilige ambienti con acque ossigenate e limpide. Riesce ad adattarsi meglio della trota fario e resiste a temperature fino a 20 °C.
Vive bene nei grandi fiumi montani e di pianura che abbiano acque correnti e pure. La trota iridea si adatta bene nei laghi di pianura e nei grandi laghi. Tollera anche zone scarse di ossigeno adattandosi al meglio. In America la forma Steel-head vive per alcuni anni in ambiente marino prima di ritornare in acque dolci per la riproduzione.
Alimentazione e abitudini
l’atteggiamento meno sospettoso la differenzia dalla fario facendola attaccare più facilmente ogni tipo di esca. Effettua spostamenti anche molto lunghi per cercare cibo.
La sua alimentazione prevede maggiormente organismi bentonici e, anche se con una minore tendenza rispetto alla fario, cattura insetti alati e piccoli pesci. Insetti, larve e vermi costituiscono le sue principali fonti d’alimentazione. Si nutre anche di uova di pesci ed ovannotti. In allevamento si adatta a di carne di salmone, paste artificiali, mangimi stabilizzati ed avanzi dei mattatoi.
Riproduzione
La maturità sessuale viene raggiunta in 2-3 anni. In Europa ed in Italia, in ambiente libero, si comporta come la trota fario, ma raramente le freghe hanno buon esito. In Italia sono stati provati casi di riproduzione in acque libere soltanto in alcuni fiumi del nord est. Il periodo riproduttivo è quasi identico a quello della fario, da dicembre a marzo ma, in particolari condizioni climatiche, può protrarsi fino ad aprile. Ogni femmina emette circa da 1.600 a 2.000 uova per chilogrammo di peso. Le uova sono di colore variabile dal rosa salmone all’arancione, hanno un diametro di circa 3-5 mm, ed hanno un periodo di incubazione che varia, secondo la temperatura dell’acqua, da circa trenta giorni fino quasi a sessanta. Gli avannotti crescono velocemente e, in ambiente naturale, sono presto in grado di alimentarsi indipendentemente.
Esche
Questo pesce viene insidiato con una moltitudine di esche sia naturali che artificiali. Sono sicuramente da preferire esche naturali come camola o varie specie di lombrichi ma danno buone possibilità anche le riproduzioni artificiali in silicone. Le mosche (tricotteri, effimere, ditteri), riproduzioni di insetti allo stadio larvale ed adulti, sono impiegate invece nella tecnica pesca a mosca. Invece minnow e mipps vengono utilizzati nello spinning. I colori e le dimensioni delle varie esche possono variare in base allo spot scelto ed al momento della giornata.
Tecniche di pesca
Le tecniche di pesca da preferire per la Trota Marmorata sono:
- Tremarella
- Saltarello
- Galleggiante
- Pesca a mosca
- Pesca a Spinning