Se ti piace essere a contatto con la natura, se vuoi divertirti e sentirti parte integrante dell’intero ecosistema, allora il kayak fa per te! La pesca in kayak consente di essere veloci e silenziosi e, nonostante possa sembrare troppo piccolo, risulta un’ottima postazione di pesca per molte tecniche. L’unica raccomandazione, sia in acque dolci o in mare, è sempre di mettere al primo posto la sicurezza oltre il rispetto per l’ambiente. Bisogna sempre essere informati sui regolamenti e permessi della zona di pesca.
Nei laghi e nei fiumi il kayak si presta bene nella pesca a spinning e a mosca purchè non troppo lunghi, meno ingombranti e più maneggevoli. Esistono modelli cortissimi, nati proprio per praticare la pesca tra i canneti e nella fitta vegetazione. Normalmente la lunghezza dei kayak si aggira intorno ai 3 metri e sono molto stabili in modo da consentire di pescare anche in piedi. Il kayak viene usato anche per la pesca al siluro o nella pesca alla carpa.
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Ma di cosa abbiamo bisogno per praticare la pesca al kayak in tutta sicurezza e praticità? Vediamo l’attrezzatura essenziale!
Giubbotto o aiuto galleggiamento
Il giubbotto deve essere omologato a norme CE e minimo 50N (Newton). Il valore in Newton è riferito alla galleggiabilità del giubbotto e va anche in base al peso di chi lo indossa. Persone più pesanti dovranno avere un giubbotto con galleggiabilità maggiore, fino a 70/75 N. In commercio ne esistono di tutte le forme e colori. Esistono modelli specifici per i pescatori, con tasche di varie forme e dimensioni.
La pagaia
Iniziamo col dire che c’è una prima distinzione da fare ed è tra pagaia a pala singola e pagaia a doppia pala, la prima viene usata solitamente nelle canoe canadesi mentre la seconda invece interessa il kayak.
Esistono due tipologie di pagaia doppia
- Dritta: dove le due pale sono sullo stesso piano
- Incrociata: dove le due pale hanno un’angolazione diversa e può variare secondo le proprie preferenze e necessità
Normalmente per un principiante è bene iniziare con una pagaia a pale incrociate, perchè sono più semplici da usare e richiedono generalmente meno tecnica e meno sforzo. I materiali delle pagaie influiscono sulle prestazioni, sul peso e sul prezzo. Le migliori per peso e caratteristiche sono in fibra di vetro, meglio ancora se in carbonio o in kevlar. Oltre la pagaia non dimenticate di acquistare il “paddle leash” oppure, in alternativa, anche un semplice cordino può essere utilizzato per legare la pagaia al kayak.
Carrello per kayak
Il carrello è indispensabile, farne a meno è impossibile. Molti kayakers se lo costruiscono da soli ed in rete si trovano vari progetti disponibili. Sull’asfalto o sull’erba non ci sono problemi, ma se il trasporto avviene sulla spiaggia il carrello deve essere molto resistente, perchè lo sforzo che deve compiere è davvero notevole. C’è anche da considerare che spesso il carrello, una volta arrivati in acqua, viene stivato nel kayak e quindi in fase di costruzione va considerato. Generalmente le ruote devono essere molto larghe in modo da opporre meno resistenza alla sabbia morbida. Se lo acquistate verificate la compatibilità con il vostro kayak.
Accessori vari
Quando si utilizza il kayak può essere utile installare un timone manovrabile in base al movimento dei piedi rendendo la virata più semplice, la pagaia riesce a garantire ugualmente il cambio di direzione ma è molto più facile con un vero timone installato a poppa.
Per moversi senza utilizzare la pagaia è possibile usare la vela. Ne esistono diverse in commercio sia per materiale che dimensione, alcuni usano aquiloni tipo kitesurf. Quando si adopera la vela è obbligatorio utilizzare il timone.
Per tenere il kayak in posizione si può usare un’ancora, normalmente è fatta ad ombrello e va dai 500g ai 2kg e deve essere legata ad una cima da 5/8mm lunga il triplo della profondità dell’acqua. In condizioni di acque mosse o molto vento si può utilizzare l’ancora galleggiante per tenere in posizione l’imbarcazione.
Per rendere la sessione di pesca su kayak più confortevole, si può utilizzare un sedile in cordura, imbottiti e, alcuni modelli, hanno tasche e tubi portacanne. Un’ulteriore comodità è data dalla potenza di un motore, a scoppio (molto rari) oppure a batteria. Considerando la natura del kayak, il motore elettrico con una batteria da 12 Volt e 80 Ah è quello più utilizzato.
Per riporre le canne da pesca e non rischiare di farle cadere in acqua, si devono avere due portacanne ad incasso laterali posteriori ed almeno uno esterno centrale davanti.