Alla canna da pesca per la trota in lago è richiesto il lancio, la conduzione e sollecitazione dell’esca, la gestione dell’abboccata e il salpaggio al volo della cattura; dunque: potenza, azione, sensibilità, robustezza e maneggevolezza. Alcune di queste caratteristiche sono però fra loro in contrasto; in particolare la potenza e l’azione che, rispettivamente vogliono una struttura di canna rigida e morbida; questione che è stata risolta con un compromesso cioè, ripartendo su più modelli le quantità di potenza e d’azione necessarie.
La potenza oltre che per il lancio serve anche nella pesca estiva in profondità dove, il peso della bombarda e la pressione dell’acqua, mettono in sofferenza la cima. L’azione invece, aumenta il grado di sensibilità dell’intera canna e soprattutto aiuta il pescatore a meglio trasmettere all’esca le stimolazioni della tremarella ed a gestire al meglio l’abboccata.
Le canne che tecnicamente sono migliori sono quelle ad innesti avendo unfusto sottile che più velocemente taglia l’aria durante il lancio, anelli sempre allineati che rendono la fuoriuscita del filo molto fluida, curva perfetta, sensibilità notevole agli impulsi della tremarella e infine grande affidabilità.
Oggi però anche le canne telescopiche sono arrivati ad un livello simile e, dato la semplicità nel montaggio/smontaggio, sono le più diffuse.
Le sigle che contraddistinguono il comportamento di una canna sono L (leggera), ML (medio leggera), M (media) e così via mentre la potenza è identificata da una sigla del tipo 3/6gr.