Può raggiungere 1,30 m di lunghezza e superare i 20 kg di peso (sono stati catturati esemplari di quasi 30 kg). La crescita e le dimensioni finali sono piuttosto variabili in relazione all’alimentazione e alla temperatura dell’acqua. In genere raggiunge i 20 cm durante il primo anno di vita e il metro in età adulta. Gli esemplari di maggiori dimensioni sono generalmente femmine. Questo tipo di pesce ha la caratteristica di avere oltre che ai denti del suo esoscheletro altri piccoli ed affilati dentini sulla lingua.
Oltre che dalla bocca di grosse dimensioni, fornita di file di denti uncinati, il luccio è caratterizzato da una testa piuttosto grande rispetto al corpo, di forma allungata e schiacciata. Il colore può variare a seconda delle condizioni ma in genere ha il ventre bianco giallastro, dorso verde-bruno maculato scuro. La forma corporale è influenzata dalla corrente delle acque in cui vive: nelle zone con scarsa corrente assume una fisionomia allungata, nelle acque ferme presenta un corpo più tozzo.
Distribuzione e habitat
Questo pesce è diffuso nel continente nordamericano, pressoché in tutti i bacini fluviali atlantici e del Pacifico. In Eurasia è presente dalla Francia alla Siberia, compresi i laghi d’Italia mentre in Irlanda ed Inghilterra è presente in gran numero.
Il luccio è un utile e prezioso equilibratore naturale. Nella sua dieta preferisce scegliere tra prede morte o malate ed è fondamentale per tenere sotto controllo la proliferazione di spece che, in gran numero, potrebbero cambiare l’ecosistema in cui vivono.
Riproduzione
Le femmine, che raggiungono la maturità sessuale intorno ai 3-4 anni di età, depongono le uova all’inizio della stagione primaverile in zone ricche di vegetazione; esse aderiscono alle piante acquatiche fino alla schiusa, quando le larve permangono attaccate agli steli vegetali per mezzo di un organo adesivo del capo e in pochi giorni assorbono completamente il sacco vitellino.
Alimentazione
È un predatore di altri pesci, caccia restando immobile fra le piante acquatiche in attesa che la preda si avvicini, in assenza di prede consone non disdegna rane, piccoli mammiferi, giovani uccelli acquatici e il cannibalismo.