Apparentemente simile ai carangidi del Genere Seriola, il pesce Serra se ne distingue per la bocca armata di forti mascelle dotate di denti triangolari molto robusti e taglienti come rasoi. Il corpo è fusiforme, slanciato, le pinne sono robuste, le pettorali abbastanza grandi, le ventrali piccole mentre la pinna dorsale è divisa in due porzioni, la più anteriore è bassa e dotata di piccoli raggi spinosi, la parte posteriore è invece più alta, simmetrica ed opposta all’anale. La pinna caudale è forte e forcuta. Le squame sono molto piccole.
Il colore è grigio argenteo sul dorso mentre è più chiaro su fianchi e ventre, le pinne sono di colore olivaceo ed è presente una macchia nera alla base della pinna pettorale.
Raggiunge più di un metro di lunghezza per oltre 10 kg di peso.
Distribuzione e habitat
È presente nei mari d’Italia e nel resto del mar Mediterraneo e nel mar Nero. La sua abbondanza varia di anno in anno, in alcuni periodi è comunissimo per poi sparire per interi anni. È un migratore, in inverno si sposta in acque più calde.
È un tipico pesce pelagico, d’estate si avvicina alle coste ed, essendo eurialino, penetra nelle foci dei fiumi per cacciare i cefali di cui è ghiotto.
Alimentazione
Questa specie rappresenta il paradigma del predatore, infatti si nutre esclusivamente di altri pesci e di cefalopodi. Le sue prede preferite sono i cefali e per cacciarli non esita a penetrare anche per chilometri nelle foci dei fiumi. È voracissimo, quando un branco di questi pesci è in caccia si lascia dietro una scia di pesci morti e mutilati.
Riproduzione
Avviene in estate, le uova sono pelagiche.
Biologia
È una specie gregaria, i giovani si radunano in branchi numerosissimi, gli adulti in gruppi meno folti.
Tecniche di pesca
Questo pesce può essere insidiato in mare usando una classica lenza con travi oppure con la tecnica a Spinning.