Innanzitutto bisogna scegliere la postazione di pesca, questo pesce si può trovare più spesso nei pressi delle scogliere artificiali allineate ortogonalmente alla costa. Bisogna individuare i punti in cui la profondità dell’acqua è maggiore a causa di buche o canaloni, a fondale sabbioso.
Conviene andare a pesca riducendo al minimo l’attrezzatura
- Guadino
- Due canne
- Zaino con gli accessori
- Secchiello per le esche
Per le esche bisogna portarne il più possibile scegliendo tra l’arenicola, il coreano, il muriddù o tremolina. Ci sono due cose fondamentali da portare quando si va a pesca, soprattutto d’estate: la cerata e le scarpe ai piedi.
L’orario ottimale è dal mattino presto fino alle 8.00/8.30 causa bagnanti e poi dalle 18.00 per tutta la notte nella quale bisogna sfruttare gli starlight da applicare al vettino della canna o particolari strumenti audiosegnalatori in vendita. Servirà anche una pila da testa per poter effettuare le varie operazioni.
Un finale leggermente più lungo del necessario, 1,50/1,80 m, dà la possibilità di insidiare anche spigole e soprattutto orate, mentre più riduciamo la lunghezza, più ci si concentra solo sulla mormora. Solitamente le catture maggiori di mormore avvengono in precise ore della giornata e della notte che, con poche uscite, saranno individuabili facilmente.
Importante è capire quale tipologia di fondale si ha davanti con lanci mirati. In genere una canna si lascia ferma e una si tiene in mano, cercando di recuperare l’esca con il movimento della canna: in base a come si muove il piombo riusciremo a capire la conformazione del fondo marino.
Se il piombo sobbalza sul fondo, il fondale potrebbe essere sabbioso, e qualora non dovessimo avvertire i balzi possiamo essere in presenza di un fondo aperto di sabbia o di sabbia misto fango.
Appena avvertiamo una beccata, sia nella fase di recupero (che avviene molto lentamente) sia con canna ferma, prendiamo in mano la canna senza tirare il filo e lasciamo che la mormora dia una seconda e più decisa beccata. Questa non è la regola generale, infatti in alcuni periodi le mormore danno solo una beccata prima di dileguarsi. La ferrata non deve essere troppo forte, pena la rottura delle labbra del pesce e la perdita della preda.
Si pesca con due canne in cui una viene innescata con arenicola e una con coreano o muriddù. Se i granchi mangiano l’esca risparmiamo l’arenicola e usiamo solo il coreano. Se l’esca rimane agli ami continuiamo a pescare in questo modo fino a che non si individua il branco di mormore. Allora le due canne saranno entrambe innescate con arenicola e lanciate vicino al punto in cui abbiamo individuato le mormore. Ci sono dei periodi in cui i granchi sono più attivi del solito, per cui i nostri inneschi sono martorizzati. Di solito questo periodo coincide con i mesi più caldi, Luglio e Agosto. In questo periodo si devono inserire dei flotterini prima dell’amo che consentono di far lavorare l’esca sollevata dal fondo: oltre a mormore potremo catturare boghe, sugarelli o sauri, saraghi e spigole qualora fossero in cerca di cibo.