Nella tecnica di pesca a mosca, qualunque variante sia, il punto fermo è la presentazione dell’esca. Per ingannare una trota con una mosca finta è necessario essere molto cauti e presentarla nella forma più naturale possibile. Bisogna, quindi, imparare a lanciare nel modo corretto per far sì che l’esca arrivi proprio nel punto desiderato inoltre è di fondamentale importanza la tipologia di mosca usata e il livello di somiglianza che questa ha con l’insetto reale.
Buona norma per chi è un novellino della pesca a mosca è di iniziare a pescare nei punti in cui ci sono delle correnti moderate, in questi punti la presentazione conta ma non è essenziale in quanto la preda non ha molto tempo per diffidare e abbocca molto più semplicemente.
Bisogna lanciare lateralmente a monte del fiume, in questo modo la mosca viene portata verso valle semplicemente seguendo la giusta corrente e muovendosi in modo corretto.
Può sempre capitare la giornata storta in cui le prede non vogliono abboccare con nessun tipo di mosca secca qualsiasi lancio si effettui. In questi casi si può tentare di montare un piccolo bracciolo di circa 60 cm dello 0.16 dopo la mosca ed al quale si può collegare una ninfa.
Questo stratagemma consente di pescare in due punti contemporaneamente, sia a galla con la mosca secca e sia a fondo con la ninfa. La tecnica corretta da utilizzare è l’opposto di quella precedente, bisogna scendere il fiume per poter sentire le toccate e, in caso, ferrare prontamente con delicatezza.