La mosca è il fulcro di questa tecnica, se ne possono comprare di già pronte e di ogni forma e colorazione oppure, si possono comprare i materiali per produrne in casa. Per scegliere una buona mosca è necessario fare dei sopralluoghi nella zona di pesca che si intende utilizzare individuando la tipologia, la forma e le colorazioni degli insetti volanti e di quelli subaquei presenti. Quest’operazione è fondamentale perchè si capisce di quali insetti le prede che sono nello spot d’acqua si cibano e aumenta la possibilità di catturare. In ogni cassetta delle mosche devono comunque essere presenti diversi tipi di imitazioni per non essere impreparati.
Le tipologie di mosche
Le mosche asciutte sono fatte per galleggiare sul pelo dell’acqua. Queste mosche sono realizzate per simulare il corpo di un insetto di cui si nutrono i pesci o di colori brillanti per attirare il pesce. Le mosche asciutte vengono utilizzate soprattutto in acque non mosse.
Le mosche bagnate sono fatte per affondare. Di solito hanno delle ali realizzate con delle piume e dei corpi che assorbono l’acqua ma quasi sempre senza zavorra. Vengono spesso utilizzate per pescare nei torrenti veloci e nei luoghi in cui le correnti veloci incontrano le correnti lente ed imitano gli insetti che emergono per fare la metamorfosi oppure insetti morti.
Le ninfe sono un tipo di mosca bagnata che simulano lo stato larvale di molti insetti di cui i pesci si nutrono. Sono spesso di colore grigiastro, e non affondano tanto rapidamente quando le mosche bagnate, ciò significa che si può regolare la velocità con cui sprofondano usando degli appositi pesetti.
La dimensione delle mosche dipende dalla dimensione dell’amo a cui sono attaccate, quindi:
- La misura più comune per le mosche da trota fanno da 6 a 25, le più comuni per la pesca a mosca asciutta vanno da 14 a 18, e da 8 a 10 per le mosche bagnate.
- Per pesci più grandi, potresti avere bisogno di mosche più grandi e quindi si possono usare degli ami del 2.