Il Cavedano è un pesce molto furbo e, in età adulta, può raggiungere la lunghezza di 80 cm per 3 kg di peso. Per insidiare questa preda è opportuno realizzare montature apposite molto accurate. La montatura discussa in questo articolo prevede l’impiego del galleggiante e sono necessari i seguenti strumenti:
- Galleggiante: 1-5 grammi
- Piombini tondi: differenti grammature
- Girella tripla
- Amo dal 16 al 22
- Terminale 0.08-0.10
- Lenza madre 0.16-0.18
La montatura
La tecnica di pesca con il galleggiante prevede una montatura composta, appunto, da un galleggiante che va da 1 grammo fino ai 4-5 grammi in relazione alla forza della corrente, più è forte più il galleggiante dovrà essere grande.
Il monofilo in bobina deve essere dello 0.16-0.18 ed il terminale deve essere dallo 0.12 allo 0.08 in base alla grandezza dei pesci di questa specie presenti. Il terminale è molto sottile perché il Cavedano è un pesce molto furbo e, in caso di correnti medio forti, la sua attenzione è relativamente bassa mentre in condizioni di correnti deboli la sua attenzione cresce. Questo obbliga il pescatore ad utilizzare montature molto leggere.
La zavorra da utilizzare è composta dai classici pallini e devono essere montati a seconda della forza della corrente ed in base al galleggiante scelto. In correnti medio forti bisogna ordinarli dal più piccolo al più grande (il più grande sarà vicino all’amo) e bisogna lasciare una distanza variabile tra 30 e 40 cm tra l’ultimo pallino e l’amo. In caso di correnti deboli, i pallini devono essere posizionati dal più grande al più piccolo (verso l’amo).
L’amo, infine, va scelto sempre molto piccolo ma in relazione all’esca utilizzata. Se si pesca con pane oppure con della frutta si può optare per un amo del 16 mentre se la scelta dell’esca ricade sul bigattino si possono usare ami dal 18 al 22.