Oggi lo spinning in mare sta trovando una sua strada e una sua filosofia che fa sempre nuovi proseliti ed è praticata da moltissimi pescatori. Questa tecnica è da considerarsi una delle più difficili da praticare in mare e bisogna essere sempre pronti a cappotti. Bisogna quindi saper scegliere il momento più opportuno per mettere in pratica questa tecnica, sarà in grado di regalare emozioni maggiori rispetto ad altre tecniche.
Attrezzatura
Nella tecnica classica di pesca a spinning vengono utilizzate canne di lunghezza differente in base al luogo ed alla tecnica da utilizzare ma solitamente non superano mai i 2,5 metri di lunghezza. In mare si usano canne da pesca che possono raggiungere tranquillamente anche i 4 metri. In ogni canna da spinning in mare la caratteristica che non deve mancare è la flessibilità e la leggerezza. Mentre il mulinello si può scegliere tra i tradizionali fissi con frizione sensibile e quelli a bobina rotante specifici che offrono maggiori gittate e capienze di filo.
Spinning dalla spiaggia
Gli attrezzi che bisogna usare sono 2, la prima è una canna lunga dai 2,5 ai 3 metri abbinata ad un mulinello fisso o a frizione micrometrica, la seconda può essere anche telescopica con lunghezza compresa tra i 3,5 e 4,5 metri abbinata ad un mulinello fisso a frizione micrometrica o a bobina rotante con guidafilo.
Spinning dalle coste rocciose
Per praticare correttamente questa tecnica è opportuno avere a disposizione due canne da pesca idonee, la prima è una classica canna da spinning di lunghezza 2,5 metri con mulinello fisso a frizione micrometrica, la seconda deve essere leggermente più lunga, tra i 3.5 e i 4 metri, con azione di punta e mulinello simile al precedente oppure con bobina rotante con guidafilo.
Spinning nei porti
Bisogna avere a disposizione una canna classica da spinning con lunghezza massima di 2,5 metri con spiccata azione di punta, il mulinello da abbinare deve essere un mulinello fisso a frizione micrometrica.
Ognuna di queste tecniche prevede l’uso di guadini che serviranno soprattutto per salpare in tutta sicurezza le prede.
Artificiali
Per praticare lo spinning in mare è necessario scegliere opportunamente gli artificiali da portare con se. Non devono mai mancare nella cassetta delle esche i classici artificiali che danno sempre ottimi risultati.
Piume Semplici
Sono quasi sempre la scelta migliore per insidiare le Occhiate, le Aguglie, i Sugarelli e gli Sgombri. Il loro comportamento in acqua imita un piccolo avanotto e, per questo, deve lavorare molto in superficie, devono essere usate senza zavorre e a velocità non elevate.
Molto graditi da prede quali Lampughe e Palamite in settembre/ottobre quando si avvicinano alla costa, soprattutto se con testina piombata, piume gialle e occhietti rossi.
Cucchiaini
Di dimensione dai 6 ai 15 cm, i cucchiaini più usati sono modelli più semplici, lucidi e affusolati, provvisti o meno di piume a seconda delle situazioni. Il comportamento in acqua deve sembrare un pesciolino in difficoltà, con un movimento non lineare. Bisogna utilizzare zavorre anche molto leggere a monte della girella o dell’attacco del terminale.
Minnows
Imitazione visiva e comportamentale di un pesciolino-esca che con il suo movimento esercita una grande forza attrattiva sulla preda. Può essere usato per la pesca da 40/50 centimetri di profondità fino anche a 10 metri. Vedi “MINNOW’S”
Poppers
Usati soprattutto per insidiare la Leccia in superficie, consistono in imitazioni molto fantasiose di pesciolini che e quando vengono recuperati sollevano spruzzi creando un buon rumore che attrae il predatore. In vendita sono presenti differenti modelli, varie colorazioni e con o senza piume.
Grub
Al contrario di tutte le esche viste in precedenza, i grub sono particolari esche che non assomigliano a nessuna specie particolare di pesce. Queste esche sono dei piccoli cordoni di silicone con all’interno un amo semplice o con testina piombata. Risultano essere particolarmente efficaci con prede quali la Leccia, l’Aguglia oppure l’Occhiata.
Dove e quando pescare a spinning in mare?
Lo spinning in mare può essere praticato essenzialmente in soli tre posti: i porti, le spiagge ed i porti. Sulle scogliere, sono da preferire, se possibile, zone che si trovano in prossimità di punte, oppure di franate degradanti o anche in calette con fondo misto di sabbia e roccia, in quanto è proprio qui che la minutaglia si raduna e fa da banchetto per i predatori che si cercano.
Le spiagge sono sicuramente un campo più difficile, specialmente se di bassa profondità, ma da consigliare in caso di mareggiate o con mare nella fase iniziale di scaduta. Nelle fasi iniziali dell’avvicinamento alla tecnica, il porto è sicuramente la scelta migliore anche con condizioni di mare calmo ed orari non proprio ideali per la tecnica.
La pesca a spinning è praticabile in qualsiasi periodo dell’anno ma, grazie al maggiore movimento dei pesci che vogliamo insidiare, si nota un incremento delle catture in estate e in autunno, momento i cui sono presenti i pelagici.
Le condizioni meteo/marine giocano un ruolo fondamentale durante le battute di pesca, infatti il momento migliore per pescare a spinning è, sicuramente, il mattino presto ed al tramonto (durante le fasi iniziali di scaduta). Se il mare è molto mosso è possibile tentare in ogni momento della giornata con buone probabilità di riuscita.
E’ quasi sempre meglio evitare di cimentarsi in una battuta di pesca in condizioni di mare molto calmo.
Prede maggiori
Spigola
bisogna conoscerne le abitudini ed il momento migliore. Si può insidiare principalmente con artificiali quali minnows e ondulanti soprattutto in superficie e in acque torbide e ricche di spuma, sulla costa rocciosa bassa, le spiagge e nei porti.
Occhiata
Si utilizzano minnows, ondulanti oppure con piume poste come ornamento degli artificiali che con testine e ami piombati. Zona di elezione dell’occhiata, sono le scogliere alte con fondali consistenti.
Aguglia
il divertimento è assicurato se si è in presenza di grossi banchi data la sua natura aggressiva. Le esche migliori sono ondulanti, piume oppure, anche se meno frequente, i minnows. È presente sia sulle coste rocciose che nei porti.
Ricciola: Presente in prossimità della costa nei periodi di settembre/ottobre, prima di muoversi verso le secche in mare aperto è particolarmente aggressiva ed attacca minnows ed ondulanti consistenti.
Pesce Serra
una delle prede ambite per i pescatori a spinning. Attacca principalmente minnows nelle misure grandi. Sarà più probabile la sua cattura in prossimità delle punte che si insinuano in mare aperto, coste rocciose alte e spiagge con fondali consistenti.
Leccia
può raggiungere dimensioni considerevoli ma risulta difficile da catturare. Si insidia con i minnows e i poppers grandi e vistosi. I luoghi che preferisce sono le scogliere alte e nelle ampie insenature sabbiose, anche se non è raro catturarla nelle acque esterne dei porti e nelle darsene.
Oltre alle prede citate non è raro imbattersi in catture quali Salpe, Sciarrani, Tracine oppure Lucci di mare che attaccano l’artificiale solo per aggressività naturale o per la difesa del territorio.