Descrizione
L’Aspio ha un aspetto di un ciprinide ma la sua costituzione massiccia lo rende un letale predatore. E’ provvisto di una bocca molto grande e rivolta verso l’alto, l’occhio e le squame sono molto piccoli se rapportati alle sue dimensioni. La testa è grande ed ha un aspetto appuntito, con la mandibola prominente rispetto alla mascella.
La colorazione della sua livrea non è appariscente, infatti ha il dorso verdastro od olivastro, i fianchi tendono all’argento mentre il ventre è bianco. Le pinne anale, ventrali e pettorali hanno un colore rossiccio mentre la dorsale e la caudale sono scure.
Tra i ciprinidi può essere considerato un gigante e può raggiungere dimensioni massime di 9 KG per un metro di lunghezza, tuttavia la media degli adulti è di circa 3 kg.
Distribuzione e habitat
Questo pesce è originario delle acque dell’Europa centro orientale ed in parte settentrionale. Lo si può trovare, infatti, a partire dalla Germania fino alla Russia europea comprendendo Svezia e Finlandia meridionali ed estendendosi anche al Caucaso. Fino a qualche tempo fa era completamente assente nelle acque mediterranee.
Durante la fine del 1900 è stato introdotto in Spagna ed Italia, nel bacino del fiume Po all’interno del quale ha raggiunto una notevole densità di esemplari. Successivamente l’area di diffusione nella penisola italiana si è estesa; è infatti presente anche in bacini artificiali dell’Italia centrale.
Il suo habitat naturale consiste in fiumi molto grandi e con acque a corrente moderata ove siano molto presenti piccoli ciprinidi di cui va particolarmente ghiotto. Lo si può trovare anche nelle acque salmastre degli estuari mentre nel Mar Nero e nel Mar Caspio vi sono popolazioni che stazionano in mare comportandosi come anadromi.
Alimentazione
Tra tutti i cirpinidi, l’Aspio è l’unico ad aver evoluto un comportamento predatorio. Gli adulti sono solitari ed attaccano piccoli pesci radunati in branchi. Le sue prede preferite sono alborelle, gardon e piccoli ciprinidi in genere ma all’occasione non disdegna rane, pulcini di folaga e gallinella d’acqua o topi.
Riproduzione
Durante la primavera, periodo in cui l’Aspio si riproduce, gli esemplari si radunano in branchi e risalgono il corso dei fiumi o degli affluenti fin quando non raggiungono zone a forte corrente e fondali pietrosi sul quale depongono tutte le uova.
Tecniche di Pesca
Il pescatore sportivo può trovare molto interessante catturare un esemplare di Aspio sia per le dimensioni che può raggiungere e per la bontà delle sue carni. La tecnica forse più usata per catturare questo ciprinide è lo Spinning. Riesce ad ingaggiare dei duelli molto energici che impegnano a fondo il pescatore. Le carni sono più apprezzate di quelle degli altri ciprinidi anche per la minore presenza di spine, soprattutto nei grandi esemplari.