L’Arapaima (conosciuto anche come piraracu) può raggiungere l’incredibile dimensione di 4,5 metri di lunghezza per un peso di 200 kg. Attualmente, invece, gli esemplari giganti rimasti sono notevolmente ridotti a causa della pesca eccessiva di questa specie e del calo delle risorse ittiche, la taglia media è andata riducendosi, nonostante sia ancora comune imbattersi in esemplari lunghi 2 metri e pesanti 125 kg.
L’Arapaima presenta solitamente una livrea grigia interrotta con macchie arancioni sulla parte terminale delle squame soprattutto sul ventre e parte posteriore. L’età del pesce è resa possibile grazie alle striature presenti sulle scaglie che indicano l’età del pesce. Possiede una linguetta ossuta o dentata.
La respirazione avviene grazie all’emersione dai fondali per ingoiare aria tramite la vescica natatoria (vicino alla gola) che si apre, deve emergere ogni 10-20 minuti.
Distribuzione e habitat
Questa specie è molto diffusa soprattutto nel Rio delle Amazzoni, è un pesce d’acqua dolce e vive in vari tipi di habitat quali: i laghi, gli stagni, i grandi affluenti e i piccoli corsi d’acqua nella foresta. Riesce a vivere tranquillamente in zone dove l’acqua presenta carenze di ossigeno, poiché è situato in zone paludose della foresta pluviale.
Riproduzione
La stagione degli amori va da dicembre a maggio. La riproduzione è anche legata al periodo delle inondazioni stagionali semestrali e alla conseguente fluttuazione delle acque, infatti l’animale depone le uova tra febbraio e aprile quando il livello delle acque è più basso. Mentre le uova giungono a maturazione e si schiudono, il livello dell’acqua aumenta a causa delle inondazioni fornendo alla prole cibo per il proprio sostentamento. La madre protegge sia le uova che i piccoli che richiama a se tramite dei feromoni emessi dal muso.
La femmina raggiunge la maturità sessuale ad un’età di 5 anni, a questo punto della sua vita è lunga generalmente 160 cm.
Alimentazione
L’Arapaima è un predatore puro ed ama nutrirsi principalmente di pesci, lumache, gamberi d’acqua dolce, vermi, vegetali, tartarughe d’acqua dolce, serpenti, rane, granchi, cavallette e plancton. Il pasto viene consumato spesso in superficie e questo fa si che può predare anche uccelli o altri animali terrestri che si trovano inavvertitamente in acqua, può cacciare anche in immersione.
Pesca
Le tribù del luogo da sempre pescano questo esemplare per soddisfare il bisogno alimentare e per la prelibatezza delle sue carni. La pesca senza controllo sta contribuendo ad una continua diminuzione di esemplari portandolo pian piano all’estinzione