Il Piraiba ha un corpo di forma cilindrica con colorazione grigia sul dorso e bianco argenteo invece sul ventre. Sono interamente privi di scaglie e sono muniti di tre paia di baffi che gli permettono di captare le prede anche in acque torbide. Gli occhi sono piccoli e corpo compresso lateralmente con alla base la pinna anale, dall’ano al margine anteriore del peduncolo caudale.
La pinna caudale è biforcuta. La bocca è rivolta verso il basso e sprovvista di denti. La parte superiore della bocca sporge di più della parte inferiore.
In natura, specialmente nella fase adulta, non ha predatori rivali a parte l’uomo che, a causa della pesca senza controllo, ne sta causando una lenta estinzione.
Il Piraiba raggiunge una lunghezza lari ai 2.5 metri con un peso di 220 chilogrammi.
Distribuzione ed habitat
Questa specie è nativa dei Bacini del Rio delle Amazzoni e Orinoco ma è stata registrata in Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador, Guyana Francese, Guyana, Perù, Suriname e Venezuela.
Il suo habitat preferito consiste nei canali dei grandi fiumi bianchi, tra cui affluenti del chiaro e acque reflue. I giovani si trovano sia nelle paludi centrali e canali fluviali.
Comportamento
Il comportamento del Piraiba è quasi sconosciuto. Si è scoperto che tende a spostarsi a monte dei fiumi, in acque poco profonde. Tale spostamento, a quanto pare, non è legato alla riproduzione.
Quando viene allamato riesce a sprigionare una grande forza innescando duelli non alla portata di tutti.
Riproduzione
La riproduzione avviene con la deposizione della femmina di circa un milione di uova una femmina (numero che aumenta con il crescere della taglia) durante il periodo in cui il fiume si ingrossa. In generale, il processo di riproduzione è poco conosciuto.
Alimentazione
Considerando le grosse dimensioni, in natura si nutre di pesci (compresa la propria specie), serpenti, piccole scimmie, cani, gatti, uccelli e tutti i tipi di animali che potrebbero cadere in acqua. In altre parole mangia di tutto.
Esche
Le esche preferite per pescare il Piraiba, come per tutti gli altri pesci gatto, sono i vermi, piccoli pesci, mais, o paste alla vaniglia o fragola e, non di rado, formaggio.
E’ opportuno creare un innesco adatto, per dimensioni, alla taglia del pesce che si intende insidiare.