Il salmerino alpino (Salvelinus alpinus) è un salmonide molto simile alla trota. Si distingue dalle trote per il corpo affusolato ricoperto da minuscole scaglie, la testa grande e una bocca munita di numerosi denti aguzzi.
La livrea, di color grigiastro scuro sul dorso e biancastra sul ventre, presenta caratteristiche macchiettature più o meno circolari lungo i fianchi.
I maschi in fase riproduttiva mostrano un ventre di color rosso vivo con macchie laterali e pinne inferiori di color arancio; il dorso e i fianchi hanno riflessi bluastri e la mandibola assume una caratteristica forma uncinata. Il salmerino alpino raggiunge lunghezze massime di 40-45 centimetri.
Distribuzione ed Habitat
È assai diffuso nell’arco alpino, in particolare in Trentino ed in Lombardia (Valtellina ed in Alta Valtrompia), nel Lago Maggiore ed in numerosi laghetti d’altura fino ai 2600 metri. Può capitare di trovarne esemplari, seppur più raramente, in torrenti e fiumi di montagna.
Il Salmerino alpino vive nelle acque fredde e limpide dei laghi alpini di media ed alta montagna e preferisce le zone profonde e distanti dalle rive.
Alimentazione
La dieta del salmerino alpino prevede prevalentemente zooplancton ma, con l’aumentare delle dimensioni corporee, può includere nel suo spettro alimentare organismi invertebrati quali crostacei, forme larvali d’insetti, molluschi.
Riproduzione
La maturità sessuale viene di norma raggiunta attorno ai 3-5 anni, anche se sono conosciute delle forme nane in cui la stessa viene anticipata al secondo anno di età.
La deposizione delle uova avviene di norma ad ottobre-novembre, in taluni casi può essere prolungata fino a gennaio. Le uova, che misurano 4-4,5 mm di diametro, sono deposte su letti a fondo ghiaioso, che la femmina provvede a ripulire, a profondità variabili a seconda degli ambienti in cui si trova la specie. La schiusa è influenzata dalla temperatura dell’acqua e può avvenire anche dopo due mesi dalla deposizione.
Gli avannotti alla nascita sono lunghi circa 15 mm e presentano per il primo mese di vita un caratteristico sacco vitellino, che fornisce loro l’alimento. Terminata questa prima fase di vita, cominciano ad alimentarsi di plancton, per poi assumere una alimentazione a base di invertebrati bentonici.