L’estate sta pian piano lasciando spazio all’autunno e le temperature vanno man mano diminuendo e questo segna in modo inesorabile la chiusura della stagione di pesca in torrenti e laghi naturali. Chi è abituato a pescare in laghi a pagamento non ne risente molto ma tutti i pescatori che amano i corsi d’acqua devono abbandonare la canna da pesca fino alla riapertura della stagione! O forse no?
I laghi ghiacciati
Nel nord Europa, in paesi come la Finlandia, la Norvegia oppure l’Estonia è uso comune praticare, durante tutto l’inverno, la pesca sui laghi ghiacciati praticando un foro sulla superficie con una specifica trivella. Questa particolare tecnica di pesca è parte integrante della cultura dei paesi nordici e, soprattutto in Finlandia, quasi tutti i pescatori lo hanno provato almeno una volta.
Vengono organizzate gare e festival che attraggono migliaia di turisti da tutto il mondo per tentare di cimentarsi in questa tecnica oppure in eventi di contorno come, ad esempio, chi impiega meno tempo per creare un foro. Il festival Kuldkala a Viljandi (Estonia) è uno dei più grandi al mondo.
Chi ha provato questa tecnica afferma che il contatto con la natura è spinto al massimo, pescare nel ghiaccio è allo stesso tempo rilassante ed eccitante, fissare profondamente il foro nel ghiaccio sgombra la mente in modo rapido ed efficiente ma un sobbalzo della canna risveglia istantaneamente l’ancestrale istinto della caccia.
Come vestirsi
La presenza di ghiaccio lascia capire che le temperature dei luoghi in cui si pratica questa pesca sono molto basse e raggiungono facilmente anche i -10°. Prima di partire per un’avventura del genere è bene essere pronti ad affrontare il freddo più assoluto portando con se abiti idonei, come cappelli e guanti caldi oltre che giubbotti imbottiti e scarpe impermeabili. Indispensabile è la tuta termica ma chi non è abituato alle temperature fredde, probabilmente, impiegherà un po’ ad abituarsi e districarsi nelle varie operazioni con i guanti.
Attrezzatura
L’attrezzatura da portare con sé è relativamente semplice ed è composta da una canna, una trivella per il ghiaccio (manuale oppure a motore), uno sgabello ed una serie di esche da jigging. La canna da pesca più utilizzata in questa disciplina è il formato “mini” grazie alla sua praticità ed al fatto che non si effettuano lanci. Se si deve acquistare una canna del genere questa pagina può essere di aiuto: acquisto canna da pesca mini
E’ opportuno avere il cellulare completamente carico e portare uno scalpello multifunzione per eliminare i pezzi di ghiaccio che si riformano durante la giornata.
Le prede
Le temperature fredde restringono il campo delle prede catturabili a quelle che restano attive anche in inverno. Solitamente, le più catturate, sono il pesce Persico, il Luccioperca, il Lavarello, il Salmerino Alpino.
Queste prede stazionano durante tutto l’inverno quasi immobili ad una certa profondità (differente da specie a specie) cercando di rispariare energie. A seconda delle prede presenti nello spot scelto bisogna informarsi sulle abitudini invernali dei pesci per capire a che profondità bisogna lasciare l’esca.
L’esca non deve muoversi molto o ruotare troppo rapidamente poichè il pesce potrebbe ignorarlo per risparmiare le energie.
Precauzioni
Le precauzioni, in zone difficili come queste, sono indispensabili per scongiurare ogni tipo di problema. Valutare attentamente lo spessore della lastra di ghiaccio che, se troppo sottile, potrebbe cedere al momento della foratura o semplicemente con il vostro peso. Evitare di bagnarsi mani ed abiti, l’ipotermia è sempre un pericolo.
In conclusione
La pesca sul ghiaccio è una tecnica di pesca dalle condizioni estreme e non alla portata di tutti. Se si decide di avventurarsi in questa tecnica bisogna valutare ogni aspetto e prestare particolare attenzione al minimo pericolo. Il ghiaccio può regalare immense soddisfazioni ma allo stesso tempo può nascondere mille insidie.