La savetta ha corpo massiccio, allungato e leggermente compresso ai fianchi. La sua testa è piuttosto piccola con forma conica e muso appuntito dall’apice tondeggiante. La bocca è in posizione ventrale, quasi rettilinea. Il labbro superiore è prominente. Ha occhi di medie dimensioni. Le squame sono relativamente piccole. Le pinne dorsale e anale hanno il bordo posteriore concavo. La livrea si colora di grigio, grigio verdastro o grigio brunastro sul dorso mentre i fianchi sono argentei, con fine punteggiatura nera. Il ventre è di colore bianco argentato. Le pinne dorsale e caudale hanno sfumature grigio verdastre, quella anale una leggera sfumatura rosea, e le pinne pari possono essere giallastre o color arancio pallido. La savetta può raggiungere le dimensioni massime di 40 centimetri ed un peso fino ad 1 kg, ma in genere raggiunge una lunghezza media di 25 centimetri ed un peso che si aggira sui 250-300 grammi.
Distribuzione ed Habitat
La specie è diffusa nella Svizzera meridionale, Canton Ticino e nell’Italia settentrionale e centrale, in Toscana è stata introdotta, con acclimatazione, nel dopoguerra
La Savetta ama vivere in acque correnti, di preferenza su fondali duri ricoperti da una patina di alghe oppure in acque stagnanti su fondali aventi le medesime caratteristiche. Ama le acque pulite e limpide, preferibilmente con fondo misto, ghiaioso e terroso, e con abbondante vegetazione. Oltre che nei fiumi principali è presente anche nei grandi laghi prealpini anche se meno numerosa.
Durante l’estate spesso ricorre al riparo di grossi massi o di ciuffi di vegetazione, quasi sempre in mezzo a rapide ben ossigenate. In inverno, invece, si rifugia nelle zone più profonde e più tiepide; in primavera torna volentieri in mezzo alle correnti vivaci, in zone la cui profondità oscilla tra i 50 centimetri ed i due metri. Ha un comportamento gregario e vive in branchi più o meno numerosi, a volte in associazione con altri Ciprinidi, di cui condivide in buona parte il regime alimentare.
Alimentazione
La dieta della savetta prevede maggiormente l’ingestione di alimenti presenti sui fondali. Nella sua alimentazione hanno un ruolo fondamentale i vegetali, in particolare le alghe epilitiche, e le diatomee, che stacca facilmente con l’aiuto dell’orlo affilato delle labbra cornee. Nel suo regime alimentare rientrano inoltre, in discreta quantità, il detrito organico e, in modesta misura, invertebrati di fondo, prevalentemente lumache.
Riproduzione
La frega avviene tra aprile e giugno, ma talvolta anche verso la fine del mese di marzo. La Savetta di fiume solitamente risale le acque cercando luoghi dove la corrente è più rapida e le acque sono più ossigenate con fondo ghiaioso o sassoso. La temperatura delle acque ideale per la deposizione non è mai inferiore al 15 °C. Ogni femmina depone circa 100.000 uova verdastre, del diametro 1,5 mm. Le uova sono deposte sul fondo, aderiscono al substrato e solitamente schiudono dopo circa una quindicina di giorni. La maturità sessuale è raggiunta a 3-4 anni d’età.
Valore economico
Questa specie è considerata di qualità molto bassa a causa della consistenza piuttosto molle e ricche di spine. Dopo la cattura si alterano con estrema rapidità e, comunque, prima di cuocerle sarebbe consigliabile eliminare la membrana peritoneale che dà loro un pessimo sapore. Saltuariamente la savetta viene consumata fritta od in umido.