Il light rock fishing nasce originariamente in Giappone e, di recente, è stata importata anche nel nostro paese. In questa tecnica si punta esclusivamente alla cattura di piccoli predatori con canne leggere, mulinelli ridotti ed esche siliconiche di piccole dimensioni. Lo si può praticare tutto l’anno, di giorno e di notte, sia dalle scogliere rocciose che su sabbia, nei porti o in foce canale, con mare calmo o leggermente mosso.
Considerando la “grandezza” delle prede, il catch & release di ogni preda è una prerogativa che rispetta il pesce e l’ambiente acquatico, anche perché spesso verranno catturate prede che sono al di sotto dei limiti consentiti dalla legge.
Attrezzatura
Pur trattandosi di una nuova tecnica, le aziende di settore non si fanno mai cogliere impreparate rilasciando sul mercato attrezzature specifiche come canne, mulinelli, monofili e esche appositamente studiate. Sono preferibili canne da Light Rock Fishing in due pezzi, con vettino pieno (solid tip) o in carbonio tubolare (hollow tip). La prima, con cima in carbonio pieno, è ottima per avvertire anche le più timide tocche dei pesci con bocca piccola e carattere meno aggressivo. La seconda, con la cima classica in carbonio che tutti conosciamo, è indicata per i pesci più aggressivi, che ingoiano l’esca con voracità. Se è possibile, una buona combinazione per non farsi trovare impreparati è munirsi di due canne distinte, una adatta al ghiozzo, bavosa o tordo con azione 0,5/5 grammi, l’altra per una light “spinning” alla mormora o all’orata su fondali sabbiosi da 2/10 grammi.
Il mulinello che bisogna scegliere deve essere canonico taglia 1000 per fermarsi al 2500, con una bobina ampia e buona riserva di monofilo.
Imbobineremo un nylon o fluorocarbon evitando il trecciato perché irrigidisce tutto il sistema. Il nylon è un giusto compromesso tra prezzo e prestazioni, mentre il fluorocarbon resta la scelta per i puristi che si adegueranno a diametri dello 0,18/0,23.
Esche
Le esche che si usano in questa disciplina, in linea con la classica tecnica a spinning, sono artificiali di due tipologie distinte, le soft lures e le hard lures. La caratteristica principale è la loro estrema leggerezza. Soft lures e Hard lures – Esche per il light rock fishing.
La montatura
Lo Split Shot Rig è composto da uno spezzone di 5/10 cm con un amo sull’estremità e un piombino a 5/10 cm dall’amo stesso. Questo tipo di montatura consente di pescare direttamente appoggiando l’esca al fondale e, allo stesso tempo, riducendo la possibilità di incaglio e potenziali rotture. Permette di pescare appoggiando l’esca sul fondo riducendo le possibilità di incaglio e conseguenti rotture. Dettagli sulla montatura a breve in un articolo dedicato
Azione di pesca
Trattandosi di spinning, valgono tutte le regole già menzionate per questa tecnica. Bisogna lanciare, recuperare ed attendere la toccata del pesce al passaggio dell’esca. Nel light rock fishing, il recupero avviene a stretto contatto con i fondali (da cui il termine rock) in modo che la testa si muova tra alghe, sabbia o rocce.
Bisogna effettuare un recupero molto lento, a zig zag e con dei piccoli saltelli per stimolare il predatore all’attacco. Non bisogna mai fermarsi troppo durante il recupero, il fondale è insidioso e potrebbe far spezzare la lenza a seguito di un incaglio.